domenica 28 marzo 2010

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Oggi vera giornata di primavera qui.
Sole, vento tiepido, la gatta felice che saltellava in giardino e ora, mentre scrivo, le rane che gracidano senza pudore.
Odio la domenica purtroppo e oggi le nostalgie si sono fatte sentire parecchio...pancia e testa hanno fatto il loro bravo lavoro di somatizzazione e così un barlume di sorriso mi si è stampato in faccia comunque. Salutare i vicini "ma allora è vero che te ne vai???", "sì sì, ma torno eh...", "ma la mamma ti lascia andare?"..blablablabla...
Non aiuta, nè a prendere decisioni, nè ad essere fiera di qualcosa di mio. E ora ne avrei tanto di bisogno di essere fiera. Mettermi alla prova, avere la sensazione di riuscire, di bastare, di prendere le decisioni giuste...cose che mi ripeto da anni, inutilmente.
Perciò oggi, primo vero giorno di primavera per me, con la testa stordita dal cambio dell'ora e da tutti gli altri cambi, mi sono armata di carteggiatrice e sono uscita. Non ho ucciso nessuno (ammesso che si possa ammazzare con una carteggiatrice), ma ho "portato a nudo" la carriola di legno che sta in terrazzo, quella dove mamma mette i vasi di fiori. Una buona ora di solitudine e rumore che spazzava via tutti gli altri, voci e pensieri compresi. Ma una volta che "si porta a nudo" qualcosa lo si espone, lo si rende fragile e attaccabile...occorre dunque proteggere se non si vuole perdere. Anche nella vita è così dopotutto, ci vuole una coperta nei momenti di freddo e debolezza. Dunque con flatting e pennello ho salvato la carriola: ora l'acqua delle piante e il vento di mare non potranno attaccarla troppo, una pellicola difensiva, trasparente, discreta e sicura la proteggerà.
Qualcuno sa se esista del flatting per esseri umani?

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