domenica 18 settembre 2011

Ogni cosa è illuminata


Buffo, titolo e foto non corrispondono. L'immagine è buia, lo so, ma è autunno oggi e non ho voglia di accendere la luce. Dopotutto, ogni cosa è illuminata

"...La vita di Brod fu una lenta assimilazione del fatto che il mondo non era per lei; che, quale ne fosse la ragione, non sarebbe mai stata nel contempo felice e sincera. Aveva la sensazione di tracimare, di produrre e accumulare sempre più amore dentro di sé. Ma senza mai scioglimento. Tavolo, incanto dell'elefante di avorio, arcobaleno, cipolla, acconciatura, mollusco, Settimo Giorno, violenza, pellicina, melodramma, fossato, miele, sottocoppa...niente di tutto questo valeva a smuoverla. Si rivolgeva al suo mondo con onestà, alla ricerca di qualcosa che meritasse la quantità di amore che sapeva di avere dentro, ma a ogni cosa diceva: Non ti amo. Poesia troppo lunga: Non ti amo. Cena nella scodella: Non ti amo. La fisica, l'idea di te, le tue leggi: Non ti amo . Nulla sembrava qualcosa in più di quello che era davvero. Tutto era semplicemente una cosa, impastoiata, da cima a fondo, nella propria cosalità.
Se avessimo aperto una pagina a caso del suo diario - che deve aver serbato e serbato in ogni momento, con la paura che venisse perduto o scoperto o letto, ma di imbattersi un giorno nella cosa che finalmente valesse la pena di scrivere e di ricordare e scoprire che non aveva qualcosa su cui scrivere - avremmo trovato una qualche enunciazione del seguente sentimento: non sono innamorata.
E dunque si doveva accontentare dell'idea dell'amore - di amare il fatto di amare cose della cui esistenza non le importava affatto. L'amore in sé divenne l'oggetto del suo amore. Lei amava se stessa innamorata, amava amare l'amore come l'amore ama amare: ed era in grado, quindi, di riconciliarsi con un mondo tanto diverso da quello che aveva auspicato. Non era il mondo la grande menzogna salutare: lo era la sua volontà di renderlo bello e giusto, di vivere una vita già-avulsa in un mondo già-avulso da quello dove tutti gli altri sembravano esistere..."
(Ogni cosa è illuminata, Jonathan Safran Foer)

Ecco il libro che sto leggendo, buffo come Molto forte, incredibilmente vicino, emozionante, dispersivo, a tratti noioso e insostituibile.
Buona lettura.

5 commenti:

  1. Anche io sono incuriosita. Non voglio finirlo. Leggilo.

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  2. Ciao Elena, ti ho trovata per caso da Mr Tambourine. Belle le tue letture, anche a me piacciono molto i libri, questo mi attira da un po'. Ho girato per il tuo blog e ho scoperto che abbiamo qualcosa in comune: Zena!!! E siccome io la amo tanto, ne scrivo tanto...ha scritto anche un post sulla tua piazza Campopisano che io adoro, è uno degli angoli più belli della nostra città, sei fortunata a viverci! Abbiamo in comune anche Elisa, piace molto anche a me...ma io sono stata all'ultimo concerto, per quello che hai visto tu non avevo trovato i biglietti. Complimenti per il tuo blog, ti auguro buona serata!

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  3. Ciao! Anche io ho appena letto (e commentato) qualcosa nel tuo blog, complimenti! Effettivamente abbiamo diverse cose in comune direi...chissà se ci siamo già viste a passeggio nei vicoli, io di solito ci sono quando non c'è nessuno! Buona serata a te.

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  4. Anche io ci sono quando non c'è nessuno :-)
    Se vedi una che gira armata di macchina fotografica guardando in su sono io!
    Grazie del tuo bel commento, a presto!

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