mercoledì 18 aprile 2012

Photo


Sono seduta sul dondolo. Sui cuscini rosa che ha cucito mamma, con il pile giallo senape come lo chiama lo Sminatore e le luci spente. Sto pensando che le notizie del neurologo, anche lui propenso a credere all'ipotesi virus (le conferme si avranno solo armandosi di tanta pazienza), sono belle notizie. Sto pensando anche che giornate come quella di oggi, con quattro ore di animazione, due di studio e un pò di relax dovrebbero capitarmi più spesso. Essere impegnata con la testa in qualcosa che mi piace...che privilegio!
Qui avvolta dall'oscurità, con le dita illuminate dal monitor, penso a quando questo accadrà nella mia casa nuova e penso che in quel momento mi verrà in mente questa serata. Tutte le volte che mi sono soffermata su un istante dicendo tra me "un giorno ricorderò quella cosa" è accaduto, sono sempre riuscita a riportare alla memoria sensazioni, odori, rumori.
Mi capita anche con le foto, sfogliando il mio profilo su Facebook ricordo esattamente ogni istante immortalato, le immagini del mio viso, che qui sul blog non riporto quasi mai, sono sempre legate a momenti precisi che non ho mai dimenticato. Ora c'è il mio volto ripreso dal basso: mento, labbra, capelli ricci e arruffati, bianco e nero, stanza di Perugia in viaggio universitario. Poi la mia espressione perplessa durante una sessione di studio di chimica organica in biblioteca, un broncio post bagno a San Fruttuoso di Camogli, la mia faccia disegnata a pennarello da Giacomo, i vecchi riccioli rossi davanti agli occhi, la testa con una zazzera cortissima e scura immersa nel cuscino appena sveglia, uno sguardo spaventato e avvolto in una spessa sciarpona, un sorriso abbozzato mentre mi tengo il cappello con la mano in una giornata ventosa in barca, una risata verde a pranzo da Marina e Claudio che è come stare in famiglia, un ritratto bello e vero senza trucco e dopo un periodo difficile, un brindisi, la mia parrucca green, un profilo senese, uno degli scatti che mi rappresentano di più con la mano sul mento e il golf color bosco al bancone del circolo, una serata di cucito con la Vale e il vicino-vicino testimoni, una posa per la coinquilina aspirante fotografa, una foto ricordo pisana mentre sorreggo la torre con il mio lato b, qualche scatto con gli occhiali, uno casalingo in salopette verde (come sempre!), un primo piano al massimo dell'eleganza al matrimonio di Lucia, un sorrisone soddisfatto sulla cima di un ponteggio, la schiena asteriscata su un mare di nebbia e tantissime altre. In tutte queste foto sono io, ricordo l'ansia e la felicità di essere a Palermo da sola per qualche ora, le vigilie di Natale nella tana, i laboratori del Festival pieni di gioia e fatica, le mie tenere certezze con la testa rasata. Anche nell'immagine del post sono io, con i tentativi (per ora riusciti) di tenere la chioma lunga, con l'amore per i maglioni a collo alto e con la passione per le spille. Mi ritrovo in ogni scatto, amo quelli del vicino-vicino che mi vede sempre come sono realmente, vorrei averne con mio padre ma non ne ho, mi piacerebbe fare un viaggio e fotografare il mio viso in un posto nuovo.
Per ora mi accontenterò di sfogliare le foto che ho e fantasticare di cene in cucine accoglienti o di film su divani comodi: delle piccole foto in arrivo direttamente dal futuro che renderanno più semplice questo presente incerto.
Buonanotte!

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