domenica 27 maggio 2012

Una bella strimpellata tra amici

CONCERTO DEI COLDPLAY. E non ci sarebbe altro da aggiungere, se non fosse che a questo concerto sono andata con tre amici e a Torino altri due amici ci hanno aspettati, ospitati e festeggiati. Vale (la mia socia), Sex (il vicino-vicino), X (da Pisa con amore) tutti in treno verso l'unica data italiana di uno show con la S maiuscola. Arrivati in una Torino very hot (32 gradi effettivi e 57 percepiti) siamo andati a sdraiarci in un parchetto vicino all'Olimpico, tra germani reali, stagni e campi da bocce. Entrare subito allo stadio come avevamo pensato era impossibile: una coda interminabile di persone si srotolava per i viali torinesi incastrata in inquietanti tonnare umane, sotto al sole, lasciando dietro di sé tonnellate di rifiuti sull'erba. Perciò abbiamo optato per la siesta all'ombra, tra discorsi lavorativi non proprio rilassanti, esercizi di autopercezione, pesche noci di Dobbi e fotografie. Quando finalmente ci siamo decisi ad andare la coda era ancora lì, ma ormai dovevamo affrontarla: un'oretta di serpente-cancelli, serpente-transenne, serpente-buttafuori, serpente-biglietto, serpente-oquellalàèsvenuta, fino all'entrata: BRACCIALETTI. Sapevamo che ci avrebbero distribuito questo assurdo gadget figlio del consumismo twitteriano con cui bruciarci le retine a inizio concerto...e, ahimè, ne eravamo felici! Un hotdog di cartone, due gruppi spalla, un'ora di coda per fare pipì in un cesso chimico che nemmeno in Vietnam e poi luci spente...inizia la musica. I Coldplay, assai intelligenti, calcolando l'amore del pubblico per il periodo anni ottanta in cui è nato, hanno fatto partire una bella colonna sonora di Ritorno al Futuro...urli vari, mille foto, video con il cellulare e poi bam! Migliaia di braccialetti accesi, che si illuminano a tempo di musica, coordinandosi con fasci laser, anelli di luce e fuochi d'artificio. A parte l'aspetto scenico a dir poco perfetto e l'acustica buonissima, quei ragazzi hanno superato anche le aspettative di una fan incondizionata come me: due ore di spettacolo rette benissimo, quattro musicisti che suonano tutto e cantano bene, qualche frase paracula (tipo "Ciao Torino!"), molte canzoni nuove e altrettante vecchie che hanno accontentato tutti. Finito il concerto tutti a bere una birra ai Bagni Municipali e poi a dormire da Clara, gentilissima e così ospitale da prepararci una colazione gigante la mattina dopo (con i suoi memorabili pancakes). Questa assurda e bella giornata, incastrata tra settimane difficilissime, spero continuerà a dare i suoi frutti e a tenermi serena ancora per un po', nell'attesa dell'imminente post su un fai da te di mamma davvero memorabile. P.S. Per la foto grazie al vicino-vicino

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