domenica 17 giugno 2012

Giornogiallo, ovvero l'elicriso mi salverà.

Qualche giorno fa è stato un giornogiallo. Anche oggi un po' lo è, ma molto meno.
Sto lavorando assai, nel modo giusto, con i tempi e gli incastri giusti, con l'affanno ma non troppo, con quell'ansia calibrata che ti fa stare sul pezzo senza farti venire un infarto.
Week end di sole dopo mesi di fine settimana piovosi, grigi, freddi e chi più ne ha più ne metta. Io qui nel mio giardino incantato ho infilato il costume al primo raggio, spalmato quintali di crema protettiva, stimolante, schermante e abbronzante e mi sono sdraiata sul cuscino a righe gialle. Prima però ho portato a termine compiti di figlia, allieva, collega, ho spazzolato il gatto, ho controllato le e-mail, ho scattato questa foto, ho guardato le amarene mature, una mucca bianca mangiare pitosfori e un capriolo saltare sul prato. Due giorni di sole, due libri iniziati e finiti, uno bello e uno no; o forse era bello anche il secondo, ma quando il mio cuore vuole staccare dai pensieri negativi, anche pagine pesanti e piene di riflessioni dolorose subiscono la via veloce del rigetto e vengono espulse dalla mia testa stranamente ottimista.
Ci sono riflessioni sul mio passato e sul mio continuo riproporre schemi e meccanismi che ritornano anche di notte, provo a non pensarci ma stanno lì in un angolo e alla prima buona occasione saltano fuori come il pupazzo con le molle dalla scatola colorata.
So dove si rintanano e lì provo a lasciarle, è un dato di fatto e i motivi per cui ci sia sempre da nascondere qualcosa di me ancora non li ho capiti.
Per il resto sono giornigialli appunto, sono giorni di elicriso profumato e bellissimo che mi stuzzica il naso mentre leggo a pancia sotto, che ospita animaletti metallici e cimici mimetiche, che dondola al vento con i suoi ombrelli discreti e violentissimi al tempo stesso, che visto da lontano è una macchia di estate avvolta dall'argento delle sue foglie. L'elicriso sa di liquirizia, di infanzia e di serenità, l'elicriso mi salverà dai cattivi pensieri e mi aiuterà a seguire le cure dell'ultimo, gentilissimo medico che mi ha detto di correre, di non assillarmi con troppe difficoltà, di buttare fuori tossine e prendermi cura dei miei muscoli, di combattere il malefico virus e proibire al resto del mondo di farmi del male. A cominciare da me stessa.
Buongiornogiallo anche a lei, dottore.

Nessun commento:

Posta un commento