mercoledì 19 dicembre 2012

Snowglobe e febbre

Quarto giorno di febbre, divano e mal di testa.
Oggi forse va leggermente meglio, ma guarire è un'altra cosa.
Questa mattina impegni di forza maggiore mi hanno tirata giù dal letto: un pezzo di vita da chiudere, non si può dire senza rimpianti, di sicuro senza rimorsi.
Poi di corsa al supermercato a comprare tutto l'occorrente per preparare le mie celebri Bombe di Natale (di cui ho già scritto pure qui, troverete il post sotto le Feste di due anni fa, direi) e avere così il pomeriggio pieno.
Negli ultimi giorni di isolamento forzato mi sono messa a costruire regali di Natale home made, con oggetti che trovavo in casa e che potevo comprare a prezzi ultra modici.
L'idea di quest'anno (l'anno scorso, se non sbaglio, erano gli alberelli in feltro e due anni fa i segnaposto personalizzati) ha previsto la realizzazione, in serie, di una decina di palle di vetro natalizie, di quelle con la neve dentro che usavano tanto quando ero piccola.
La spinta me l'hanno data diversi fattori: il racconto di un amico che aveva incontrato un oggetto simile sulla sua via qualche anno fa, la mancanza completa di soldi per comprare i regali, la voglia che si rinnova ogni anno di usare le mani e costruire qualcosa di personale, la semplicità con cui in rete ho trovato informazioni utili per reperire il materiale e realizzare la pallina, la necessità di stare chiusa in casa al caldo.

Ecco cosa occorre per una pallina:
- 1 barattolo di vetro con chiusura ermetica (qui a Genova si chiamano arbanelle)
- acqua distillata
- glicerina (si trova in farmacia)
- glitter o neve finta (io ho faticato a trovarla, ormai è quasi tutta spray)
- pupazzetti, possibilmente in plastica e di piccole dimensioni
- colla idrofuga
- feltro

Procedimento:
La parte più difficile in assoluto per me è stata...la rimozione delle etichette dai barattoli! Ormai il bisogno di "brandizzare" tutto porta ad usare colle super resistenti in ogni occasione, affinché la marca, il simbolo, insommma la pubblicità, siano pressoché eternamente appiccicate dove devono stare. Quindi, con l'aiuto di un toglicolla chimico che ha reso il mio bagno una camera a gas in 30 secondi, acqua calda, sapone per i piatti, sapone per le mani e spazzole varie ed eventuali, ho tolto le etichette e reso così neutro il mio barattolo.
La prima fase si svolge sul coperchio: occorre infatti coprire la base esterna con uno strato di feltro, cosìcché la palla appoggi sulla stoffa e non scivoli. Poi si scelgono i personaggi da attaccare all'interno del coperchio e che finiranno quindi immersi nell'acqua. Qui ci si può sbizzarrire con omini dei presepi (la mia condizione di atea mi ha fatto ripiegare per un'altra scelta ma l'idea comunque non é male), pupazzetti dei cartoni animati (decisamente più costosi), oggetti acquistabili presso i negozi di hobbistica (tipo miniature o simili) oppure, come ho fatto io, piccoli addobbi da appendere all'albero di Natale. Io ho trovato e preso al volo un'offerta di un grande magazzino, che vendeva a metà prezzo una scatola di Babbi Natale, pupazzi di neve, angioletti, abeti, campanelle e compagnia bella, pieni di colori e atmosfera festante. Unico difetto: sono di legno. Visto che l'acqua lavorerà sul suo contenuto temo che i pupazzi inseriti quest'anno non dureranno fino a Natale 2013, però chi può dirlo, ci si prova.
Quindi, una volta scelti i protagonisti occorre attaccarli, con una colla che non tema l'umido, alla base interna del tappo. Intanto che la colla asciuga bisogna riempire il barattolo d'acqua distillata, aggiungere un goccio di glicerina (poca!) e i glitter, io li ho scelti semplici color argento, ma si può optare per altri colori e forme.
Una volta che i pupazzi sono ben saldi e la colla è asciugata basta chiudere il barattolo...e scuotere!
L'effetto è antico, come l'idea che ho io della sfera di neve e di molte altre cose. Per coprire bene il tappo magari si può usare una striscia di feltro da chiudere attorno al barattolo con un fiocco, ma queste sono tutte idee che vengono in corso d'opera.
Il bello di questo regalo è la magia, il cosiddetto "effetto wow", ma anche la possibilità di personalizzarlo al massimo, sia sui propri gusti sia su quelli del destinatario. A partire dalla scelta del barattolo, forma e dimensioni sono variabilissimi (nella foto, a sinistra, la bottiglia di succo alla pera fatto in casa che ho restituito a Sturm), per arrivare ai personaggi inseriti all'interno e al colore della stoffa. L'unica miglioria per l'anno prossimo sarà costruire una base, non so ancora con che materiale di recupero, pensavo al "culetto" dei vasetti di yogurt che intanto io consumo in grandi quantità, per rialzare un po' i pupazzetti e renderli più visibili.
Tutto qui e Buon Natale, vado a farcire i datteri.




2 commenti:

  1. Mi dispiace per tua febbre, spero che ti passi presto e che torni più pimpante che mai.
    Ma che meraviglia le tue sfere di neve!
    Effetto wow assicurato, io sarei contentissima di ricevere un regalo così bello e per di più confezionato da un'amica, questi sì che sono i veri regali!
    Buon Natale carissima, ti auguro tante cose belle!

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  2. Grazie tante! Ti rinnovo i miei auguri!

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