giovedì 29 agosto 2013

Quanta bellezza...

Quanta bellezza c'è in una raganella minuscola, verde smeraldo, appesa sulla tua felpa fuxia, in una sera di fine estate?
Tanta, tantissima bellezza...se poi accanto a te ci sono una famiglia appena conosciuta e bella da matti pure lei, i vicini matematici-fotografi-pasticceri, la sposina dell'anno passato, il vicino-vicino e Andrea con la camicia a quadri, è tutto ancora più bello.
E se poi sui prati attorno ad una tavola apparecchiata sull'erba ci sono due asini freschi di parrucchiere, una mucca nera lenta e silenziosa, un coniglio nero pure lui in compagnia di tre merli (inutile dirlo, neri anche loro), caprette e galline invisibili, zucche arancioni da fiaba, albicocchi piccolini, ciliegi ricoperti di licheni d'argento, rami di kiwi, piante sconosciute, muretti a secco, piscine blu, amache appese tra gli alberi da frutto...è tutto, inevitabilmente, più bello.
E sono belli i cuochi orgogliosi, la carne cotta sulla pietra, la pasta al pesto che non puoi mangiare, le verdure tagliate sottili e grigliate al buio, il vino rosso, i treni di Bibi, la nanna di Leo, i racconti della sposa sullo sposo lontano, le battute del vicino-vicino, la prontezza del vicino-matematico-fotografo che scatta la foto alla ranocchia appena atterrata sulla tua giacca, la torta intollerante e meravigliosa della vicina-matematica-pasticcera, l'arrampicata estemporanea sul muretto del ragazzo con gli occhi a fessura seduto davanti a te, l'amore di mamma e papà che riempie la notte, le stelle che brillano perché qui ci sono poche luci, i fuochi d'artificio che scoppiano nel paese in festa poco più su.
E tutta questa bellezza ti fa bene, così bene che nonostante la mega mangiata il tuo stomaco riposa tranquillo e i tuoi sonni arrivano leggeri. Perché la bellezza salva sempre, dalle paure più grosse tornate stasera al tramonto e dure ad andarsene anche ora mentre scrivi, dai dubbi sulle tue capacità e possibilità lavorative, dai pensieri sulla tua famiglia ormai così scompaginata.
L'ultimo album dei The National (dal nefasto titolo Truble will find me, a riprova del fatto che preferisco la musica triste, per chi ancora non lo avesse capito e per chi ama ricordarmelo!) è bellezza e pure le zampe di Agata nascosta sotto un auto lo sono, è bellezza la spiaggia quasi vuota di questa sera, la bici rossa è bellezza e la mia calda felpa verde è bellezza pure lei.
C'è stato un tempo in cui le serate come ieri erano all'ordine del giorno? A me sembra di sì ma io rimuovo tutto, quello che mi fa male e spesso anche quello che mi fa bene e quindi, forse per fortuna, a volte mi sembra di vivere cose nuove e inaspettate, come se fosse la prima volta. Pensare ad un laboratorio dall'allestimento alla didattica come se non lo avessi mai fatto, mettere i piedi a bagno nell'acqua limpidissima come se avessi abitato su un monte fino a ieri sera, leggere quello che sentono le persone a te vicine e stupirsi anche degli aspetti più semplici, guardare negli stessi occhi come se non li avessi mai visti prima.
Quanta bellezza c'è in tutto questo?

P.S. La foto, ovviamente, è di Balletti.

2 commenti:

  1. si Elena, tanta bellezza anche nelle tue parole. un abbraccio, Barbara

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  2. Grazie Barbara! Buona serata e un abbraccio anche a te!

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