domenica 25 gennaio 2015

Curriculum Vitae


Come ormai sanno tutti, muri compresi, il prossimo weekend (per l'esattezza sabato 31 gennaio) scade il mio contratto.
Addio lavoro.
Ciao ciao assegno di ricerca.
Ho iniziato a "lavorare" in università nello stesso anno della laurea, il 2009. Le virgolette attorno alla parola lavorare sono d'obbligo:
- tre anni in una ditta piena di aspetti positivi (stimoli continui a imparare, nuovi punti di vista, sviluppo inevitabile di mostruose capacità di problem solving), ma le difficoltà erano dietro ad ogni angolo, il denaro era pochissimo, mentre moltissime erano le sconfitte e le delusioni.
- tre anni di dottorato senza borsa, che significa no stipendio ma anche no fondi per partecipare a convegni, formazioni, workshop, o per portare il tuo lavoro fuori dal laboratorio e farlo conoscere al resto del mondo.
Durante l'ultimo anno del dottorato arrivò la proposta: partecipare al bando per una borsa biennale, un assegno di ricerca, che mi permettesse di essere pagata per continuare il mio lavoro. Ho accettato e ho ottenuto il posto.
Quello che è successo dopo porta con sé ancora molte delusioni, tante difficoltà, aspettative disattese, speranze infrante e fatica (mentale, ovviamente). Ma in questi due anni ci sono stati anche convegni, scoperte, corsi formativi, soddisfazioni, collaborazioni, e soldi. Parecchi soldi. Ho imparato molto di me durante i mesi dell'assegno, ho visto fino a dove riesco a spingermi nel pretendere quello che è mio (e non sono capace, ve lo dico, non sono per nulla capace), ho imparato a credere in chi crede in me (almeno un poco), ho cominciato ad amare un po' di più questo lavoro, nonostante sia sempre preso troppo poco sul serio dalla maggior parte delle persone che invece dovrebbero valorizzarlo.
Ad ogni modo, tra una settimana esatta, il mio ruolo all'interno dello studio scientifico delle opere d'arte sarà concluso, dovrò produrre ancora un po' di materiale e non smetterò certo di sperare in una nuova opportunità, per me, nella diagnostica per i beni culturali.
Nel frattempo però cerco un lavoro.
E due giorni fa, chiacchierando con un'amica, mi sono ritrovata a mandarle una mail con le mansioni che mi piacerebbe svolgere. Mentre le scrivevo pensavo "questa roba potrebbe tranquillamente diventare un post per il blog". E, infatti, ecco qui lo pseudo elenco che ne è venuto fuori:

- La prima cosa che vorrei fare per vivere è scrivere (riviste, siti, blog). Ho qualcosa in CV quindi non partirei proprio "nuda".
- Vorrei continuare a lavorare nella didattica (della scienza ma non solo, anche laboratori più "semplici", basati sulla creatività, il riciclo, le robe mie insomma).
- Mi piacerebbe lavorare in una libreria o anche da un fioraio.
- Posso dare ripetizioni di materie umanistiche fino al liceo (esclusi latino e greco che non mi ricordo una cippa), mentre fino alle medie vanno bene tutte le materie, compreso il forse banale ma sempre attuale "aiuto compiti".
- Ok pure per babysitting.
- Ben accetti i ruoli di cameriera/barista (e forse pure aiuto cucina), in questo caso, utopia delle utopie, lo farei molto più volentieri a pranzo che a cena.
- Non l'ho mai fatto ma posso fare la commessa, nonostante ormai assumano solo apprendisti, quindi ciccia per l'età.

La mail si concludeva con questa speranza bella, che non si sa mai:
Questo per quanto riguarda tutti i lavori collaterali fatti fino ad adesso, se poi apriamo il mondo "lavoro per cui hai studiato", le cose si complicano e temo tu possa fare ben poco. Comunque, se sentissi di qualche museo, fondazione, centro, che cerca un "conservation scientist"...beh, eccomi!

2 commenti:

  1. Come è dura nel mondo dell'università. Sono un po' più grande di te e ancora ci sto sbattendo la testa. Continuo a "lavorare" anche se sono più i mesi senza contratto che quelli con, fino alla fine lo scoramento è talmente tanto grande che il futuro non riesci più a immaginartelo. Ti auguro di trovare la tua strada, io la mia la sto ancora cercando.

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  2. Purtroppo è così, temo che ci siano poche alternative in quel mondo: o si accetta o non si accetta. Tanti auguri anche a te!
    E grazie

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