mercoledì 7 dicembre 2016

Ricrescere, sempre


La mia vita, come credo quella di tutti, è da sempre costellata di battute di arresto e goffe ripartenze.
Ogni tanto, di solito passano mesi o addirittura anni tra un avvenimento e l'altro, le cose si complicano talmente da diventare pesantissime e difficili da gestire, la fatica si mette al volante e io non riesco a fare altro che non sia sedermi sul sedile posteriore e lasciarmi portare.
Mi pesa, mi pesa moltissimo, perché vorrei invece avere la forza di prendere il comando della situazione e di tirarmi fuori dal caos il prima possibile; poi, però, in sere come questa, penso che forse la chiave di tutto stia proprio nel lasciar andare gli eventi, senza accanirsi, senza cercare di contrastare la corrente, provando, piuttosto, a riposare in attesa di tempi migliori.

Stanno succedendo tante cose belle, una su tutte la diffusione inesorabile, divertente, inaspettata e a macchia d'olio del mio libro: è arrivato in libreria, è arrivato nelle scuole e nelle case, forse arriverà nelle fiere e nei laboratori prima del previsto: una bella soddisfazione. Io subisco battute d'arresto, come dicevo all'inizio, lui invece, piccolo e colorato, va avanti come un treno, anche al posto mio.

Oggi, dunque, ho bisogno di calma, di rifugio e, lo sapete, queste sono due cose che (per me) risiedono sempre in un elenco.

Via, dunque, alla lista di dieci motivi per cui vale la pena ricrescere, come i capelli colorati alla caxxo di cane da un parrucchiere che non ascolta, come la fiducia in se stessi davanti ad un'infinita serie di corsi a scuola in partenza la prossima settimana, come la forza di studiare (nelle vacanze) qualcosa come mille pagine per un esame, come la capacità di non mandare a quel paese il tecnico della caldaia che in due giorni ti chiede quattrocento euro per fare e per riparare quello che ha fatto. Quattrocento euro: un intero corso a scuola, un esame all'università, la giacca gialla e le scarpe verdi che tanto mi piacciono, il Fairphone, venti libri piuttosto costosi, dieci cene all'Osteria della Collina. Uffa.

1) L'Autunno nella mia città, che sto apprezzando troppo poco, ma che vedo ogni giorno, senza avere il tempo e la voglia di raccogliere le foglie gialle che incontro (a parte qualche caso imprescindibile)

2) Il Secret Santa di Cindy: il pacchetto è pronto, partirà tra qualche giorno e dopo aver visto a chi arriverà non posso che essere curiosa e felice di avere l'opportunità di conoscere una persona (almeno apparentemente) così simile a me!

3) Due concerti in tre giorni, tanto belli quanto diversi tra loro

4) Una giornata nell'acqua calda delle terme, tra foglie rosse, ravioli al sugo d'arrosto, capelli a cespuglio

5) Una camminata lungo l'Acquedotto Storico di Genova, l'ennesima, bella come la prima e come la prossima

6) Una nuova serie TV che mi fa venire voglia di ristudiare la storia contemporanea

7) I gioielli comprati da Demodé

8) Una cena di gala, inaspettata quanto divertente, in un posto meraviglioso

9) Un pomeriggio a giocare a uno due tre stella, in mezzo alla strada, per fare felici Emiliano e Martino, dopo un pranzo tutti insieme

10) Una mattina in ospedale, per togliere il tutore di mamma e iniziare finalmente a vedere un'uscita da questo delirio




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